Recentemente Immobiliare.it (clicca qui e vedi il video), ha lanciato il suo spot televisivo in onda su Sky e ci sembra di averlo intravisto anche su Mediaset. Precedentemente anche Idealista.it aveva lanciato il suo spot televisivo (clicca qui e vedi il video).
C’è un particolare che accomuna questi due importanti e rappresentativi Player.
La quasi unanime condanna da parte degli Operatori del settore nei confronti di questi 2 specifici spot, nel caso di Idealista.it (spot che chiude con il messaggio “Migliaia di annunci gratuiti di Privati”) è stato visto dagli Agenti immobiliari come un’azione “discriminante” come a voler dimenticare il fatto che sono proprio loro viceversa a pagare abbonamenti per pubblicare i loro annunci.
Nel caso di Immobiliare.it, sostanzialmente la motivazione è la stessa anche se i due spot non sono paragonabili in quanto è stato dato, nel caso specifico, risalto sia al fatto che si possono trovare sia annunci da Privato che di Agenzie.
Fermo restando l’insindacabile diritto di queste due Aziende (la A maiuscola non è a caso) di operare sul mercato come meglio ritengono e fermo restando l’altrettanto insindacabile diritto per gli Operatori di decidere se investire o no su questi canali, secondo il nostro punto di vista questa non è che l’ennesima circostanza in cui emerge la “lotta” continua tra il Privato (che alla fine è il potenziale cliente) e gli Operatori del settore. Infatti , se torniamo indietro, è dai tempi della pubblicità cartacea che la diatriba va avanti…..“Dove fa pubblicità l’operatore non deve fare pubblicità il privato!!”…… punto di vista condivisibile (da operatore che paga l’abbonamento), ma siamo sicuri che questo “esclusivo canale” riconsegni (in termini di contatti) gli stessi risultati?…..e sopratutto,devono essere queste società terze a farsi carico di questa “scelta” in un paese dove le compravendite tra Privato/Privato rappresentano ormai quasi il 70% del transato?
In tutta obbiettività i portali Immobiliari , come i due sopra citati, non sono delle Associazioni di categoria, e forse parte del problema deriva proprio dal fatto che le Associazioni di categoria (queste veramente obbligate a creare il canale referenziale per i loro iscritti) non hanno saputo interagire e sopratutto investire sul Web.
L’altra parte del problema riguarda il necessario cambio di marcia da parte degli Operatori che, ancora oggi, considerano l’immobile come la discriminante per il successo mentre è ormai palese che con l’avvento di Internet (e non di immobiliare.it e idealista.it) la nuova discriminante per il successo del moderno Agente immobiliare è il servizio e sopratutto la velocità con cui saprà far incontrareDomanda ed Offerta.
Se siamo d’accordo sul secondo punto, forse la scelta di invitare i privati (il più possibile anche con appunto spot televisivi) ha “diffondere” la notizia della vendita del proprio immobile forse non è poi così sbagliata…non credete?….e poi in tutta onestà la performance del privato che pubblica un annuncio non può, anzi non deve, essere paragonabile a quella del Professionista (altro nota dolente).
Infine, per non fare torto a nessuno alleghiamo anche uno spot (un po datato) di Casa.it (clicca qui e vedi il video), augurandoci di aver introdotto degli elementi riflessivi , come sempre, senza mai rinunciare al nostro contributo (personale punto di vista).