A 4 mesi dall’entrata in vigore della normativa sulla certificazione energetica, abbiamo voluto capire come è stata recepita e a che punto sono gli agenti immobiliare con le pratiche; per questo abbiamo chiesto agli AI che visitano il nostro blog
Quanti dei clienti e degli immobili presenti nel tuo portfolio immobiliare, hanno già aderito agli obblighi della normativa sulla certificazione energetica e consegnato la documentazione?
Le risposte hanno restituito dei dati poco confortanti e che rispecchiano, senza variazioni di rilievo, le rilevazioni che avevamo fatto circa 3 mesi fa; ben il 65% ha infatti dichiarato che solo il 20% degli immobili è stato certificato. Un dato parecchio significativo, per interpretare la risposta degli agenti ad una norma obbligatoria, corredata di multe e sanzioni a carico di agenti e dei proprietari, in caso di inadempimento.
Vero è che il nostro sondaggio ha chiesto quanti immobili sono stati certificati, ma non quanti immobili sono in pubblicità senza certificazione o addirittura eliminati dalle pubblicazioni on line (perché senza ACE e IPE).
Da opinioni e dichiarazioni degli agenti immobiliari, abbiamo potuto constatare che in questi mesi sono diminuite le pubblicazioni sul Web, dovute da un lato alle barriere all’ingresso messe da alcuni portali immobiliari che non accettano immobili privi dei campi Ace e IPE, dall’altro dalla scelta degli agenti di non pubblicare determinate offerte on line, prive dei requisiti necessari, per non incorrere in sanzioni.
Sorge spontanea una domanda: perché se esiste una norma, che è obbligatoria ed incide su fattori essenziali per l’agente immobiliare, quale la pubblicità, inibendo allo stesso la possibilità di esporre e quindi fare promozione agli immobili, ancora così pochi sono quelli che hanno regolarizzato la posizione?
Possiamo provare a fare delle riflessioni, basandoci su quello che ci viene detto dagli agenti immobiliari, nelle interazioni quotidiane che abbiamo con loro.
“Il proprietario non vuole pagare per fare la certificazione; prima vuole che vendo la sua casa e poi la farà!”..questa è una delle frasi che sentiamo ripetere più spesso. Si innesca così un circolo vizioso: l’agente cerca di far comprendere al proprietario che è necessario che l’immobile sia certificato per uscire in pubblicità e venire quindi visitato dai possibili acquirenti, il proprietario non vuole fare la certificazione, l’immobile non viene pubblicizzato e la casa non si vende, e il proprietario vuole vendere prima di certificare.
Un tunnel dal quale è difficile uscire!!!
Altra motivazione: il costo. Troppo diversi i prezzi proposti nel mercato delle certificazioni, poca informazione su come vengono realizzate e quali sono i soggetti autorizzati a farle e di conseguenza, tempo perso a cercare di capire a chi affidarsi…tempo che in questo momento gli agenti non hanno a disposizione, stritolati da normative, strategie per migliorare la visibilità dell’agenzia, appuntamenti con i clienti, con i proprietari, etcc..
Vedere che solo il 5% dei votanti è pienamente in regola con la normativa…ci sembra un dato un po’ restrittivo, visto il tono imperativo della norma, ma alla luce di quanto appena analizzato, non puo’ stupire più di tanto; siamo curiosi di scoprire tra un paio di mesi se i dati saranno cambiati…
Fonte: Redazione Portaliimmobiliari.net