Secondo l’articolo 1754 del codice civile, il mediatore è colui che mette in relazione due o più parti per la conclusione di un affare, senza essere legato ad alcuna di esse da rapporti di collaborazione, di dipendenza o di rappresentanza.
E nell’articolo successivo viene definita la retribuzione che spetta allo stesso:
Il mediatore ha diritto alla provvigione da ciascuna delle parti (2950), se l’affare è concluso per effetto del suo intervento. La misura della provvigione e la proporzione in cui questa deve gravare su ciascuna delle parti, in mancanza di patto, di tariffe professionali o di usi, sono determinate dal giudice secondo equità.
Gli agenti immobiliari sapranno a memoria questi due articoli, visto che sono l’ABC di tutto il corredo normativo alla base del proprio lavoro, nonché definizione del loro ruolo.
Il compito primario dell’agente è sintetizzabile proprio nell’essere il punto di connessione tra la domanda e l’offerta; il soggetto che consente tale incontro e favorisce il buon fine dell’affare tra le parti.
Posta in essere tale attività, da definizione, la sua funzione si potrebbe ritenere conclusa.
Ma il momento di crisi che stiamo attraversando, ci obbliga ad utilizzare il verbo “potere” in forma condizionale, perché se questa attività poteva ritenersi esaustiva e garante del “pane quotidiano” agli agenti fino a 3 / 4 anni fa, oggi non è assolutamente sufficiente, bisogna ingegnarsi a fare il famoso “passetto in più”.
Ossia l’agente è votato ad incrementare la produttività del proprio lavoro, fornendo un ventaglio di servizi più ampio ai diversi interlocutori con i quali si trova ad operare, spaziando in molteplici contesti, fino a realizzare un upgrade della sua qualifica da a.i. a consulente immobiliare.
Se volessimo fornire una definizione attuale del ruolo del Consulente Immobiliare potremmo sintetizzarla così:
il Consulente immobiliare è il risultato della evoluzione intellettuale del Mediatore Immobiliare,che si è realizzata grazie all’ approfondimento di numerose competenze professionali che vanno oltre alla pura promozione immobiliare e messa in comunicazione delle parti coinvolte in un affare.
Diventare consulente immobiliare partendo dall’essere agente, allargando i settori di conoscenza e diversificando le proprie competente anche in rami che non sono strettamente e direttamente legati alla pura attività di intermediazione immobiliare.
A condividere questo percorso di trasformazione, anche un recente articolo pubblicato su Casa24 del Sole24ore dal titolo:
“Gli agenti diversificano in aste, estero e consulenze”
nel quale Paolo Righi, presidente nazionale Fiaip, fa presente che ci sono numerosi settori dove i professionisti dell’immobiliare possono ricavare nuove occasioni di profitto e dove ci sono elevate possibilità di successo, come ad esempio il campo delle aste giudiziarie o l’offerta di servizi correlati al singolo atto di vendita.
Anche Immobiliare.com, blog seguito da numerosi agenti immobiliari, si fa paladino del verbo diversificare, come spinta propulsiva per uscire da un periodo di stallo
La capacità di gestire nuove skills, il bisogno di essere interattivi e l’esigenza di fornire complete e ampie opportunità ai propri interlocutori devono essere supportate da strumenti idonei a fornire allo stesso la versatilità che il mercato e il suo nuovo ruolo richiede.
Affiancare l’agente che desidera completare la sua figura di professionista immobiliare includendo anche il ruolo di consulente immobiliare è l’obiettivo primario che si è posto un nuovo prodotto dedicato ai professionisti del settore che verrà lanciato il 12 settembre.
E’ possibile prenotare già adesso il proprio accesso gratuito cliccando qui e non perdere l’occasione di essere tra i primi ad usufruire dei numerosi vantaggi del sistema che rivoluzionerà il modo di fare business nell’immobiliare.
Fonte: Redazione Portaliimmobiliari.net