Recupera il mercato del mattone
Dopo le varie previsioni degli ultimi mesi, adesso abbiamo la certezza di una rapida crescita
del settore immobiliare. Le percentuali parlano chiaro e sono a due cifre, +18,4% le vendite
e scambi nel settore immobiliare per il 2016, dati ufficiali dell’Agenzie delle Entrate.
Con un andamento simile quasi insperato negli ultimi 5 anni, uno spiraglio molto più positivo
si sta aprendo per tutto il settore, si tratta del più grande aumento per quanto riguardi gli
scambi immobiliari dal 2011 ovvero da quanto la crisi ha iniziato a far sentire maggiormente
il suo peso.
Gli operatori ovviamente sono tutti in fibrillazione e hanno buone speranze che l’intero
comparto edile riparta offrendo almeno il mantenimento di uno scambio stabile, che
potrebbe far ripartire gli investimenti e quindi sostanzialmente l’economia del paese.
Un ritorno possibile agli investimenti nel mattone
Dopo il collasso che ha costretto decine d’imprese a chiudere o ridimensionarsi, si ha
l’impressione che il fondo del barile sia stato ampiamente raschiato, quindi non resta
che la risalita verso una normalizzazione del mercato.
Certamente non si potranno raggiungere le cifre pre-crisi, tuttavia si può sperare in
un riallineamento probabilmente più realistico di tutto il settore, con un livello di
compra vendita annuale in grado di sostenere tutto mercato edile italiano, le premesse
ci sono, poi molto dipenderà anche dalle scelte politiche per quanto riguarda la fiscalità.
Da nord a sud il mercato immobiliare riparte
I dati confermano un trend generale su tutto il territorio, da nord a sud incrementi a
due cifre seppur con differenze evidenti, il nord sfiora quasi il 20% mentre il centro
sud supera discretamente il 10%, aumenti comunque di tutto rispetto che stanno offrendo
punti di grande stimolo per venditori e acquirenti.
Le città con il più alto volume di scambi sono ovviamente Milano, Bologna, Genova e Torino,
quelle, dove la produzione industriale gioca un ruolo primario non solo locale ma per tutto
il paese.
Per quanto riguarda la scelta del mutuo ha convinto molto di più il tasso fisso rispetto al
variabile, forse per via delle incertezze europee, tuttavia le percentuali del tasso applicato
sono sicuramente apprezzabili, in genere molto competitive che hanno fatto leva sull’acquisto
della nuova casa.