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E’ di queste ultimo ore la notizia che il gruppo B&P Editori, uno dei pilastri storici nel settore della comunicazione e della pubblicità immobiliare, è stato acquistato da Casa.it, per la cifra di un milione di euro.

La dichiarazione del fallimento della società, fornita solo 3 mesi fa, aveva lasciato un segno importante nel mondo del Real Estate, per le conseguenze economiche e umane che portava con sé.

A meno di quattro mesi di distanza, si pone la parola fine al processo fallimentare.

Tre i protagonisti che hanno presentato le offerte per l’acquisto: Casa.it, Idealista.it e Immobiliare.it.

Tre dei maggiori portali immobiliari presenti in Italia oggi, che hanno formulato proposte molto diverse tra loro, sia sotto l’aspetto monetario, che sotto il profilo della conservazione del posto di lavoro per i circa 200 dipendenti che erano presenti nella società prima del fallimento.

Queste le offerte:

casa.it: offerta di 1 milione di euro con la permanenza di 5 lavoratori.

idealista.it: offerta di 740.000 euro con la permanenza di 15 lavoratori

immobiliare.it:offerta di 610.000 euro, senza la permanenza di alcun lavoratore di b&p editori.

Data l’entità dell’importo offerto, è stata in finale Casa.it a vincere.

 Ma per capire il valore delle offerte presentate, è opportuno analizzare la stima del capitale economico di b&p editori, e questa è la relazione di stima realizzata dalla dott.ssa nadia farina (tratta delle news di Idealista):

“le testate principali, distribuite su gran parte del territorio nazionale sono “attico” e “prendicasa”, cui si è aggiunta, sebbene in tono minore, la vendita di spazi ed inserzioni pubblicitarie sulla testata “vetrinamotori”, concepita per pubblicizzare la vendita di autovetture usate da parte di concessionarie d’auto con la diffusione di internet, al business tradizionale, si è affiancata la creazione di due portali di buona visibilità (attico.it e prendicasa.it) con contatti crescenti a cui possono accedere, grazie a un apposito software gestionale personalizzato (officecasa), creato e mantenuto da b&p editori, le agenzie immobiliari clienti che possono inserire direttamente sul web i loro annunci”

successivamente la dott.ssa nadia farina si sofferma sulle difficoltà del mercato immobiliare italiano, il cui quadro è ancora fosco, ma rispetto al quale augura tuttavia un miglioramento nel 2014. questo ottimismo porta alla seguente valutazione:

la quota di mercato coperta da b&p è comunque ancora interessante e si ritiene che con una sia pur modesta ripresa delle negoziazioni immobiliari e con la normalizzazione dell’attività operativa possa stabilizzarsi nel breve termine e posizionarsi in leggera crescita nel medio

la crisi della raccolta pubblicitaria su carta, a cui b&p non è riuscita a rispondere con adeguati introiti provenienti dal web, ha determinato il fallimento dell’editore, mentre altri concorrenti si facevano strada guadagnando posizioni

queste le premesse della valutazione:

– il periodo medio di dilazione dei pagamenti da parte della clientela è previsto in 90 gg

– la svalutazione dei crediti è stata stimata all’1,5%

– rispetto all’organico pre-fallimento risulta ridimensionato e risultano soppresse alcune funzioni apicali

– è stato mantenuto costante il costo dei responsabili di filiale

– la voce “consulenze” riguarda la gestione del comparto web

– attualmente la sede di cinisello è sovradimensionata

– il costo del capitale di debito è stato ipotizzato nel 6,5%

e questi i risultati della valutazione per l’intero esercizio 2013

– totale fatturato: 11.395.000 euro (da cui sono già stati dedotti i crediti svalutati)

– totale pagamenti: 12.717.665 euro (di cui: 10.710.542 ai fornitori; 545.333 stipendi netti; 108.515 imposte sul reddito; 63.435  spese bancarie e oneri finanziari)

– cashflow gestionale: 997.908 euro

– aumento di capitale: 500.000 euro

– il capitale economico dell’azienda b&p editori spa, inteso nella sua configurazione attuale, sulla base delle informazioni e dei dati acquisiti, elaborati in un’ottica prospettica conservativa e non aggressiva, si collocano in un intorno variabile tra i 437.442 euro ed i 735.007 euro

 Fonte: Portaliimmobiliari.net – Idealista.it/news