Giu 5, 2012 | Comunicato blog
Dopo 6 mesi, PortaliImmobiliari intervista Gianluca per una nuova iniziativa lanciata da LivelloCasa. “In-Formazione”, un seminario-work shop per informarsi e formarsi sulle strategie web. Per prenotare il tuo posto puoi farlo da [qui]
Francesco Beraldo: Buongiorno Gianluca, ci risentiamo dopo 6 mesi dal nostro ultimo incontro. Ricordo che avevi dichiarato alcuni obiettivi strategici. Qual è lo stato dell’arte?
Gianluca Capone: Buongiorno a te Francesco e grazie per tale opportunità.
Gli obiettivi che ci eravamo posti a fine 2011 sono ad oggi in linea con le previsioni. Abbiamo raggiunto ciò che consideriamo il risultato più importante. Offrire a chi cerca casa il vantaggio più grande che un portale immobiliare possa offrire “la possibilità di scegliere”
Francesco Beraldo: Puoi spiegarci meglio?
Gianluca Capone: Abbiamo raggiunto e superato quota 10 mila operatori immobiliari e superato i 600 mila annunci pubblicati. Significa che LivelloCasa oggi è fra i pochi portali immobiliari che offrono un’ampia gamma di scelta a chi è alla ricerca di una soluzione immobiliare.
Cercare casa per molti rappresenta la scelta della vita. Offrire l’opportunità di scegliere è fondamentale. Anche perché con l’attuale situazione che stiamo vivendo, il compratore è sempre più attento e oculato nella sua scelta.
Francesco Beraldo: raggiunto questo ambizioso traguardo, qual è il prossimo obiettivo?
Gianluca Capone: LivelloCasa ha sempre avuto una visione “particolare” del settore.
Se ben ricordi la nostra mission era (ed è rimasta) aiutare le agenzie immobiliari a vendere!
Le “crisi” dobbiamo tentare di tradurle in opportunità. E’ il momento di riorganizzarsi. Sappiamo che in questo periodo c’è meno lavoro, tale tempo suggeriamo di “spenderlo” in formazione.
E’ necessario gestire il cambiamento, quello che in gergo consulenziale viene chiamato “change management”.
Francesco Beraldo: avevi già proposto iniziative in tale ambito, ricordo bene?
Gianluca Capone: Esatto. Immobiliare e Web sono un connubio difficile per un agente immobiliare se non ha gli strumenti per gestirlo. Su internet non si improvvisa. E’ necessaria una conoscenza puntuale delle logiche, banalmente anche dei termini, delle tecnologie disponibili e in sintesi di comprendere la differenza fra “stare in internet” ed “essere in rete”.
Una differenza sostanziale che ti porta a stare nel mercato o essere sbattuti fuori.
Avevamo proposto a tutti i nostri clienti un corso gratuito di web marketing che in meno di 24 ore ha ricevuto oltre 2000 download ed è stato molto apprezzato.
Ma ci siamo accorti che da solo non basta.
Francesco Beraldo: come pensi di “fare cultura” su web e immobiliare? Ho sentito parlare della tua nuova iniziativa “IN-Formazione”. Puoi raccontarci da cosa nasce?
Gianluca Capone: Come spesso accade, alcune idee nascono per caso.
Nel mese di marzo l’associazione FIMAA Ferrara mi ha chiesto di tenere un corso di web marketing ai loro associati. Io non ho voluto parlare di web marketing ma di web strategies.
L’interesse ed il livello di attenzione è stato notevole, infatti mi hanno chiesto un ulteriore giornata di approfondimento. Praticamente li ho portati ad analizzare con casi concreti che internet è misurabile e Internet offre diversi canali per pubblicizzare la propria offerta dove al centro di ogni processo devono porre loro stessi e non delegare tutto ai portali immobiliari (e sai bene che ne rappresento uno!).
Abbiamo smontato passo dopo passo la solita affermazione “Io non ho il tempo di gestire tutto, il mio lavoro si svolge fuori…”
Spesso tale atteggiamento deriva da “paura” ad utilizzare strumenti a loro nuovi. L’ignoto fa sempre paura.
Quindi nasce l’idea “IN-Formazione”: ossia “formare informando”.
Spesso ciò che manca è l’informazione.
Abbiamo fatto un’ipotesi alternativa di marketing mix, partendo da quanto già mettono a budget attualmente ed individuato una strada alternativa da testare. Anche per un solo mese. A esempio, solo dimezzando la carta (ancora molto presente) si ricava almeno 150€/mese di budget (in alcuni casi anche 400€/mese!!!) Con metà di quel budget su internet si possono ottenere performances molto superiori.
Francesco Beraldo: quali tematiche avete affrontato?
Gianluca Capone: abbiamo fatto un percorso dove abbiamo analizzato l’ipotesi di mettere se stessi al centro di tutto. Si parte dal proprio sito internet e le caratteristiche che questo deve avere; l’evoluzione naturale del sito con le APP; il rischio di delega ai portali immobiliari: abbiamo capito quali sono i vantaggi misurabili e quelli impliciti che molti trascurano dei portali; come individuare il prezzo limite da investire su un portale immobiliare; capito come ottimizzare gli investimenti sul web; come utilizzare AdWords, Yahoo Research, FaceBook; a cosa serve Youtube; l’importanza delle campagne banner. Insomma, abbiamo analizzato tutte le bocche di fuoco che la rete ci mette a disposizione ed anche se inizialmente le abbiamo trattate a compartimenti stagno, abbiamo capito che tutto va contestualizzato in un’unica strategia pianificata “ante” a tavolino e magari corretta “post” dopo l’analisi dei risultati. Oggi i cambiamenti vanno anticipati!
Francesco Beraldo: sento molto entusiasmo. Per questo hai programmato altri eventi?
Gianluca Capone: è vero! E’ stata l’esperienza più bella dall’inizio del progetto LivelloCasa.
Ho avuto l’opportunità di confrontarmi personalmente con chi sta “al fronte”, percepire le loro paure legate al momento, lo smarrimento, ma l’entusiasmo e la volontà di uscire dal pantano!
Quindi ho voluto ripetere tale esperienza ed il 21 giugno a Bologna ci sarà un nuovo seminario-work shop dal titolo molto semplice “L’uso consapevole di Internet per l’immobiliare”
In tale occasione presenteremo anche un paio di prodotti nuovi che possono realmente aiutare gli agenti immobiliari a differenziarsi sul mercato ed aumentare il proprio volume d’affari: CasaShare e Garanzie sugli Affitti.
Se questo clima positivo verrà confermato, credo che pianificheremo un calendario eventi dopo l’estate.
Francesco Beraldo: cosa deve fare chi vuol partecipare?
Gianluca Capone: i posti sono limitati, abbiamo a disposizione una sala con massimo 50 posti. Quindi ci si deve prenotare da questa pagina, dove sono riportate tutte le informazioni: http://www.livellocasa.it/seminario-work-shop-livellocasa-bologna-21-giugno-2012 … e sperare che ci sia ancora disponibilità.
Francesco Beraldo: grazie Gianluca, tienici aggiornati.
Gianluca Capone: grazie a te Francesco. Sarà un vero piacere!
Giu 4, 2012 | Comunicato blog
Nell’immaginario più comune, l’agente immobiliare instaura rapporti solo con il possibile acquirente ed è il possibile cliente che deve conquistare, seguire, “coccolare” per portare a chiusura la vendita.
Ma in realtà, prima del cliente, c’è un soggetto essenziale per la grande maggioranza degli agenti, che richiede ancora più attenzioni, soprattutto perché prepara il terreno per lavoro di una agenzia, ed è il venditore.
Acquisire, e gli agenti lo sanno molto bene, non è una attività semplice e scontata; richiede capacità trasversali, una buona preparazione e conoscenza della zona.
Se difficile è acquisire, al giorno d’oggi quasi impossibile è ottenere l’esclusiva di un immobile.
Ma perché sembra essere sempre più un miraggio per l’agente avere l’immobile in esclusiva?…forse la situazione attuale deriva dal retaggio di episodi del passato.
Abbiamo a questo fine chiesto ai lettori del blog:
Perché molti venditori si dichiarano “pentiti” di aver conferito un incarico in esclusiva?
In primis, con il 27% entrambi, abbiamo queste risposte:
- – perché vista la crisi molti acquirenti non vogliono pagare le provvigioni
- – perché hanno capito dopo che l’agenzia a cui è stato conferito l’incarico ha mentito sulla sua esperienza e sul suo portafoglio richieste
La prima risposta è una condizione non totalmente dipendente dell’operato della singola agenzia, ma addossabile in maggior parte alle contingenze del mercato.
La seconda invece è dettata proprio dall’atteggiamento riscontrato dal venditore, quando si è rapportato con l’agenzia alla quale ha conferito l’esclusiva. In questo caso, un comportamento più trasparente e sincero, può fare la differenza nella percezione positiva del venditore di questa o quella agenzia e convincerlo che affidare loro l’esclusiva della propria casa, può essere una scelta sensata e idonea a sollevarlo da una marea di burocrazia e “giri a vuoto” per cercare di vendere la solo la propria casa.
Al secondo posto, con un 14% di risposte, tra le motivazioni che hanno portato l’acquirente a pentirsi della sua scelta, troviamo:
- – perché avrebbero preferito che lo trattassero anche altre agenzie e quindi si sentono legati
- – perché alcune agenzie collaborano con altre poco professionali
e a seguire, con il 9%
- – perché l’agenzia accompagna pochi clienti per le visite
- – perché l’immobile è stato oggetto solo di acquisizione, visto che ci sono agenzie che pagano ad incarico
Nessuno dei votanti ha indicato come motivazione del “pentimento” del venditore all’esclusiva concessa:
- – perché le agenzie oggi per motivi “economici” pubblicizzano poco
- – perché avrebbero potuto far da soli con i portali di annunci gratuiti
due segnali che sembravo voler comunque indicare ancora il riconoscimento di una certa importanza al lavoro all’agente immobiliare nella vendita degli immobili, attribuendo allo stesso buone capacità di promozionare gli stessi, secondo i mezzi più opportuni.
Fonte: Redazione Portaliimmobiliari.net
Giu 1, 2012 | Comunicato blog
Crisi, crisi nera… dove ha colpito, chi ha colpito, quante vendite sono state perse, etc…continua ad invadere il Web questa nuvola di negatività e sconforto, che rende difficoltoso vedere la famosa luce bianca alla fine del tunnel.
Si avvicina l’estate, periodo di vacanze, ma quest’anno la fine dell’estate rischia di coincidere con la chiusura di diverse agenzie immobiliari, strangolate dalle spese, ma non colmate da entrate.
Sentiamo ogni giorno numerosi agenti che sospirando, con la tristezza nella voce ci dicono: “non so se riaprirò a settembre”.
Eppure secondo gli ultimi dati Istat che fotografavano la situazione dell’ultimo trimestre del 2011 le compravendite registrano segnale positivo, nonostante la concessione dei mutui abbia registrato un calo di più del 30%.
Ma secondo il sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni in Italia realizzato grazie alla collaborazione tra Agenzia del Territorio, Banca d’Italia e Tecnoborsa, la quota di agenzie che ha venduto almeno un immobile nel primo trimestre dell’anno è diminuita da 69,3 a63,8 (dello stesso periodo del 2011).
Diminuiscono anche gli incarichi a vendere; perché i prezzi stimati dagli operatori sono ritenuti troppo bassi da parte del venditore, da un lato e dall’altro per la difficoltà di reperimento mutuo da parte del potenziale acquirente.
In tutto questo caos, volevamo evidenziare una interessante iniziativa di Soloaffitti, realizzata probabilmente proprio in risposta alla difficoltà momentanea di accesso al credito, inserendo nell’operatività delle agenzie (oltre 300 inItalia), il contratto di locazione con patto di opzione d’acquisto (o locazione con riscatto).
In sintesi: viene redatto un contratto di locazione classico, al quale viene collegata una scrittura privata di patto di opzione di acquisto e con questa scrittura il locatore concede al conduttore un diritto di opzione per l’acquisto dell’immobile locato, accettando di considerare i canoni di locazione fino a quel momento ricevuti a titolo di “acconto” sul prezzo di vendita.
Secondo Soloaffitti, questa formula consente all’agente immobiliare di vendere gli immobili rimasti sul mercato a quei potenziali acquirenti che ad oggi non hanno la possibilità di accedere all’acquisto; iniziativa interessante e che sta riscuotendo discreto successo.
Anche altri franchising stanno proponendo iniziative particolari per fronteggiare il momento e cercare di mantenere comunque positivi gli standard, in attesa della ripresa che tutti si augurano arrivi entro quest’anno.
“ZERO PROVVIGIONI ALL’ACQUIRENTE” è la proposta lanciata da Remax valida dal 21 marzo al 21 giugno, su alcuni immobili che saranno presentati nel sito ufficiale del franchising, in una apposita sezione dedicata.
Come dichiara Dario Castiglia, Presidente e Amministratore Delegato RE/MAX Italia , “con l’operazione “ZERO PROVVIGIONI” offriamo infatti vantaggi sia all’acquirente, che non si troverà a dover affrontare la spesa legata al pagamento delle provvigioni dovute all’intermediazione d’agenzia – aspetto di non poco conto vista l’attuale situazione di congiuntura economica e quella della situazione del sistema creditizio -, sia al venditore che aderendo a questa promozione potrà godere di una maggior visibilità e attirare un maggior numero di acquirenti e di conseguenza avere ottime possibilità di vendere in tempi brevi il suo immobile” .
Due iniziative diverse, ma accomunate dallo stesso fine: cercare di dare una spinta al mercato immobiliare, aprendo nuovi spiragli per una sua ripresa, interrompendo questo circolo vizioso che da troppo tempo persiste in questo mercato e ….non portare ad estinzione un ruolo, quello dell’agente immobiliare, come molti stanno paventando, dichiarando che siamo alla fine di una era.
Forse è veramente la fine di un’era…ma l’inizio di una nuova epoca e di una nuova immagine di agente immobiliare, trasversale, competente in diverse materie non strettamente legate all’ambito immobiliare, che spaziano nei rami del marketing, della psicologia, del diritto, per seguire strade mai percorse prima, innovando e stravolgendo le polverose operatività e ideologie.
Fonte: Redazione Portaliimmobiliari.net
Mag 28, 2012 | Comunicato blog
Il web è una realtà che non segue le regole, ma le fa…
è un soggetto particolare che travalica ogni logica e al contempo si muove con una velocità di gran lunga superiore a qualsiasi altro mezzo di informazione.
I tempi sono velocissimi, le regole del gioco dure e i cambiamenti continui e necessari per mantenere alto l’interesse degli utenti che a vario titolo accedono sui diversi siti.
A questo si aggiunge anche il diffondersi e l’incremento delle competenze dei vari responsabili Web marketing, che grazie all’uso sapiente delle tecniche di indagine, cercano di capire come soddisfare il “palato” sempre più esigente dell’internauta, per riuscire a vincolarlo qualche secondo in più sul sito, riducendo il tasso di abbandono e aumentando il tempo di permanenza, per non vanificare, in molti casi, imponenti ed esose campagne PPC.
Ma Internet è anche il mondo dell’estetica, dell’utilizzo dei sensi, quello visivo “in primis” e delle emozioni, che possono incidere e molto spesso hanno un peso considerevole sulla valutazione dell’utilità di questo o di un altro sito per quello che stiamo cercando.
E i portali immobiliari sono consapevoli di queste dinamiche, la cui non conoscenza non è ammissibile da parte di realtà che nascono e vivono quasi esclusivamente on line; sanno bene che la versatilità, l’innovazione e la capacità di seguire o addirittura anticipare i cambiamenti sono armi preziose. Sono consapevoli soprattutto che molto spesso è il primo impatto quello che conta sul visitatore, che si traduce, nella maggior parte dei casi, nella “home page” e che in una frazione di secondo posso attrarre o far allontanare (in alcuni casi anche per sempre) il visitatore…la loro linfa e per questo le modifiche e gli aggiornamenti sono attività imprescindibili nei loro piani marketing.
Lo possiamo vedere, ad esempio, nel portale Idealista che dal 2007 ad oggi ha apportato una serie di cambiamenti nel sito per aumentare, da un lato la fruibilità per gli utenti nella ricerca delle case, inserendo in più punti tale attività, che può avvenire utilizzano l’apposito box nella parte alta del portale, o cliccando direttamente nella città di interesse, nell’elenco riportato a metà pagina, dove vengono anche palesati il numero di annunci e quindi opportunità presenti per ogni città.
E non solo, una folta serie servizi e curiosità, sono stati resi ben visibili nella home page, non presenti fino a 5 anni, ed ora divisi in apposite sezioni tematiche; idealista.it/mutui, servizi, chi siamo, servizi per operatori immobiliari, stampa (riservata alle comunicazioni e alle pubbliche relazioni che il portale intrattiene con i migliori media del settore), idealista news (aggiornamenti, curiosità e molto altro nel forum di idealista), idealista labs (per scaricare app, concorsi e giochi lanciati dal portale, per coinvolgere l’agente anche in qualche momento ludico), i nuovi campi introdotti nella home page del portale.
La fine del 2010 havisto anche Casa.it rifarsi il look e lanciare un innovativo sistema di ricerca dell’immobile che hanno nominato «ricerca naturale dell’immobile». La definizione la riprendiamo dalle stesse dichiarazioni di Casa.it su blog.casa.it “Si inserisce indirizzo,comune, codice di avviamento postale, provincia e regione del luogo dove si vuole comprare o prendere in affitto una casa. E, se si preferisce, anche le località circostanti. Si schiaccia il pulsante «invio» e la ricerca ha inizio. Veloce, semplice e più ricca di contenuti rispetto al passato. È nuovo portale, questa l’idea principale dietro al nuovo portale di Casa.it che si presenta in questo modo: grafica rinnovata, funzioni e servizi aggiuntivi rispetto al passato. L’obiettivo è consentire alle persone che cercano casa di orientarsi più facilmente sul portale e alle agenzie immobiliari di avere a disposizione uno strumento di business più efficace.” E continua Mancini: “c’è anche una sezione dedicata a quanti cercano casa, “MyCasa” che salva le ricerche e diventa una sorta di banca dati per l’utente ogni volta che torna a consultare il sito”.
Case24.it ha lanciato on line nel maggio 2011 il nuovo sito, con l’obiettivo rendere più immediata e veloce la consultazione degli oltre 600mila annunci presenti nel loro database.
Ma l’intervento non si è fermato all’attività di ricerca immobili, bensì il portale si è concentrato, nelle sue operazioni di rinnovo, anche sull’accesso all’area riservata per privati ed agenzie, più evidente e semplice e sulla creazione e collegamento del blog di Case24.it, aggiornato e ricco di informazioni utili all’attività dell’agente.
Nemmeno due mesi sono trascorsi dal lancio della nuova versione del portale Rubricaimmobiliare; nuovi i colori, le impostazioni di ricerca per essere maggiormente versatile ed intuitivo e facilitare l’utilizzo dello stesso da parte dei diversi soggetti che a vario titolo vi accedono: agenti immobiliari, clienti, professionisti del settore.
Proviamo a capire perché i portali decidono di intervenire non solo sul database immobili incrementandolo continuamente, ma anche sull’estetica del sito, e sulla sua facilità e immediatezza di accesso:
- – Una necessità di rinnovare per modificare anche la percezione dello stesso per gli utenti che atterrano sul sito, nelle loro ricerche, coinvolgendoli in una nuova realtà più moderna ed accattivante
- – Un bisogno che nasce anche dal cambiamento che sta intervenendo nelle modalità di navigare degli internauti che sempre più spesso preferiscono al pc, tablet e smartphone e che sicuramente premia una strutturazione dei siti con i form di ricerca ben evidenti nella parte superiore e con ricerca rapida, senza selezionare molteplici filtri con menù a tendina.
- – Una volontà di essere non solo una vetrina ma anche uno strumento utile e di supporto per chi cerca casa; ed ecco il diffondersi, negli ultimi due anni, di aree login per i privati, ma da intendersi in questo caso non come i privati che vogliono vendere casa, bensì come il privato che sta cercando casa e può salvare gli immobili visti nel portale e che possono essere interessanti, in un’apposita area riservata a cui accedere in un secondo momento per vedere le ricerche già fatte, creandosi la sua banca dati personale
- – E…forse a spingere la molla del cambiamento e del rifacimento, un desiderio di non “rimanere indietro” rispetto ai competitors.
Sarebbe molto interessante realizzare una rassegna del “prima e adesso” della home page dei molteplici portali, per capire e vedere quanto lavoro si nasconde dietro le modifiche e come è cambiato nel tempo il modo di concepire, sotto l’aspetto grafico, logistico e concettuale i portali immobiliari.
Come sempre, lasciamo aperto l’invito ai portali, ad inviarci le loro grafiche per un collage, che rimanga come ricordo nel tempo.
Fonte: redazione Portaliimmobiliari.net
Mag 21, 2012 | Comunicato blog
Condivisione, collaborazione, mls, sembrano essere i temi più gettonati in rete in questo momento; colpa forse o necessità che scaturisce dal bisogno di essere trasversali e poter offrire al possibile acquirente una opportunità, a tutti i costi, anche se non è presente nel portfolio personale dell’agenzia.
Noi di Portaliimmobiliari.net abbiamo voluto capire, a seguito dell’intensificarsi delle campagne a favore della condivisione, della diffusione di forum, servizi, network che si occupando del fenomeno, l’incidenza della stessa negli affari degli agenti immobiliari; abbiamo quindi chiesto ai lettori del blog:
Quante delle tue vendite sono state concluse grazie alla collaborazione con altri colleghi?
Il 25% ha risposto che circa ¼ delle vendite concluse è avvenuto grazi alla collaborazione con gli altri colleghi; vediamo un esempio in numeri…
se l’agente ha venduto 4 case, 1 di queste vendite è riuscito a concluderla grazie allo sforzo congiunto e alle proposte presente nel parco immobili di un altro agente immobiliare.
Non male come risultato!
Il 4% di chi ha votato, ha addirittura ammesso che il 75% dei propri affari ha avuto luogo grazie alla condivisione, che tradotto in numeri significa che se ho venduto 4 case, 3 di queste sono andate a buon fine solo attingendo agli immobili in possesso di un’altra agenzia, che ha collabora con la mia. Se non ci fosse stata questa partnership, l’agente avrebbe concluso solo 1 affare con quanto aveva disponibile…lasciamo a voi lettori la considerazione sul guadagno perso se non avesse collaborato!
Questi i risultati positivi del sondaggio, ma circa il 54% ha risposto che nessun business è stato concluso tramite collaborazione con un partner/collega.
E qui apriamo una parentesi sulle possibili variabili e motivazioni che hanno condotto più del 50% degli agenti a rispondere che la condivisione, per loro, non ha portato risultati.
La motivazione più semplice potrebbe dipendere dal particolare momento di mercato; ossia la difficoltà di chiudere trattative, sia collaborando che non …rispettando il detto “piove sul bagnato”… e quindi lo 0% della risposta può essere dipendente dal fatto che comunque molti non hanno ancora chiuso proposte in questo momento.
Ma non volendo essere così negativi e assoluti…difficilmente possiamo credere che il 54% dei votanti non abbia venduto nulla in questo periodo, la seconda giustificazione della pesante percentuale, potrebbe essere la diffidenza di collaborare.
Diffidenza che può essere imputata:
- alla difficoltà di fidarsi di altri colleghi, per scarsa conoscenza del loro modo di lavorare
- alla burocrazia e lentezza dei processi che, in alcuni casi, rischiano di far perdere il momento perfetto per far incontrare la domanda con l’offerta
- alla volontà radicata ancora in alcune teste di voler difendere il proprio orticello e proteggere, come cavalieri medioevali, le proprie mura
- alla non conoscenza delle agenzie vicine alla propria, perché non c’è mai stata l’occasione di andare a presentarsi, per instaurare un rapporto “amichevole”, che potesse in un futuro avvantaggiare reciprocamente il business
Queste sono solo alcune ipotesi, che abbiamo provato a riassumere, leggendo gli sfoghi e i pensieri di molti agenti immobiliari nei social network e nei forum dedicati; non stiamo facendo propaganda estrema a favore della condivisione, ma vogliamo solo considerarla e analizzarla come un’ulteriore opportunità da cogliere, per controbattere il trend negativo che si registra in questo periodo nelle vendite.
Siamo curiosi di sapere cosa ne pensano i diretti interessati, gli agenti immobiliari, e a tal proposito preferiamo lasciare spazio ai loro interventi…diteci la vostra!
Fonte: redazione Portaliimmobiliari.net
Mag 21, 2012 | Comunicato blog
E’ in vigore già da 3 giorni il nuovo regime per esercitare l’attività di agente immobiliare, e cerchiamo di capire esattamente cosa è e quale sarà l’impatto nei confronti negli agenti.
Prima di tutto partiamo dai tempi; secondo il nuovo decreto che è entrato in vigore il 12 maggio del 2012, i titolari di agenzia avranno tempo fino al 12 maggio 2013 per regolarizzare la loro posizione.
1 anno di tempo, quindi, ma per fare cosa?
Ce lo spiega il decreto del 26 ottobre 2011 “Modalità’ di iscrizione nel registro delle imprese e nel REA, dei soggetti esercitanti l’attività’ di mediatore”:
le imprese di affari in mediazione, presentano all’ufficio del registro delle imprese della Camera di commercio della provincia dove esercitano l’attività’ apposita Scia, corredata delle certificazioni e delle dichiarazioni sostitutive previste dalla legge, compilando la sezione «Scia» del modello «Mediatori», sottoscritto digitalmente dal titolare dell’ impresa individuale, ovvero da un amministratore dell’ impresa societaria.
Inoltre il decreto riporta la possibilità anche per il mediatore occasionale di esercitare l’attività presentando una Scia a patto che non superi i 60 giorni di attività annuale.
Elemento di interesse e linea di separazione tra chi svolge attività di mediazione immobiliare nel rispetto della legge e chi in modo abusivo è il “possesso dei Requisiti”, che come spiega la dott.ssa Angela Patuelli – responsabile Formazione e Sviluppo di Tree Real Estate, in un intervento su Condivisioneimmobiliare, “ essi possono essere dichiarati laddove l’interessato abbia frequentato un corso di formazione e superato l’esame di idoneità presso la Camera di Commercio competente”.
E gli agenti non più attivi, ma che desiderano tenere il riconoscimento di agente immobiliare?
Potranno iscriversi in una sezione speciale del Rea, dichiarando esplicitamente di non operare più.
Un primo step nella lotta contro l’abusivismo viene quindi evidenziata da questo punto, che richiede il superamento di un esame di idoneità al ruolo che riveste la professione di una nuova serietà e sicurezza.
L’Art. 4 del decreto, recita inoltre:
1. L’impresa che esercita l’attività’ in più’ sedi o unita’ locali presenta una Scia per ciascuna di esse.
2. Presso ogni sede o unita’ locale in cui si svolge l’attività’, l’impresa nomina almeno un soggetto, in possesso dei requisiti di idoneità’ che, a qualsiasi titolo, eserciti l’attività’ per conto
dell’impresa, certificati secondo le modalità’ definite all’art. 3.
3. Per ogni sede o unita’ locale sono rese disponibili all’utenza, mediante esposizione nei locali, ovvero con l’utilizzo di strumenti informatici, le informazioni relative ai compiti ed alle attività’
svolte dai soggetti operanti nella sede o unita’ locale.
Nel decreto non viene lasciato spazio per il reiterarsi di situazioni in cui l’attività di mediazione viene svolta senza la presenza dei requisiti richiesti, infatti nell’art 7 si legge:
L’ufficio Registro delle Imprese verifica, almeno una volta ogni quattro anni dalla presentazione della Scia, la permanenza dei requisiti che consentono all’impresa lo svolgimento dell’attività’,
nonché’ di quelli previsti per i soggetti che svolgono l’attività’ per suo conto.
Il Conservatore del registro delle imprese, che verifica la sopravvenuta mancanza di un requisito di legge, avvia il procedimento di inibizione alla continuazione dell’attività’ e adotta il conseguente provvedimento, salvo l’avvio di procedimenti disciplinari l’accertamento di violazioni amministrative.
E’ evidente che è in atto una svolta tra i ranghi degli agenti indirizzata a tutelare il ruolo di coloro che, consapevoli dell’importanza della loro attività e della necessità di possedere competenze specifiche e approfondite nel loro campo, accettano di assumere le necessarie responsabilità e oneri, in contrasto con chi vuole esercitare la professione in maniera superficiale, “inventandosi” il ruolo e creando nel consumatore la spiacevole e ormai ben nota connotazione di “inutilità” della professione immobiliare.
Viene, con la normativa, introdotta la tessera personale di riconoscimento che le Camere di Commercio saranno obbligate a rilasciare alle persone qualificate. Nel momento in cui l’agente cessa l’attività dovrà poi restituirla.
Questo permette di capire inoltre quali sono gli agenti immobiliari realmente in attività, e non è certo un dato da poco poterlo monitorare, visto che attualmente, secondo le stime di Fiaip , sono circa 150mila gli iscritti al ruolo, di cui però solo il 50% effettivamente opera.
Belle le premesse e degno di riconoscimento lo sforzo di attuare delle politiche che, a sforzi burocratici limitati (vista la possibilità di invii telematici della documentazione richiesta) si prefiggono di realizzare una scrematura del mercato, utile in particolare in questo momento di rallentamento, dove la necessità di fare chiarezza e lasciare su piazza “pochi ma buoni” agenti è diventata una necessità impellente per ridare nuova linfa alla professione.
Degna di encomio anche l’opportunità di fornire maggiore sicurezza al consumatore, che nell’epoca delle informazioni “fai da Te”, della ricerca disperata di capire se dietro un acquisto o la scelta di affidarsi ad un soggetto anziché un altro possa esserci un raggiro, può ora essere rassicurato chiedendo il patentino in ogni momento oltre a controllare l’iscrizione sul sito della Camera di commercio e visionare l’organigramma dell’agenzia con le mansioni dei singoli agenti abilitati, che dovrà essere esposto in ogni ufficio.
Fonte: Redazione Portaliimmobiliari.net – http://www.condivisioneimmobiliare.it/