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I corsi in diretta live di Webinar Immobiliare: un successo senza precedenti!

Dopo settimane di pioggia incessante, venerdì 07 giugno in cielo splendeva un sole caldissimo che faceva pensare solo ad un pomeriggio di vacanza e relax e invece erano quasi tutti presenti in aula (virtualmente parlando) i 265 iscritti al corso in diretta live, tenuto da Raffaele Racioppi : APP GENERATION: QUALI LE CONSIGLIATE PER UN AGENTE IMMOBILIARE -ALWAYS ON-!!! 

Un traguardo quello raggiunto con il seminario “ App Generation”, che lo stesso team di Webinar Immobiliare riteneva impensabile fino a sei mesi fa, quando infatti aveva volutamente deciso di mettere un limite a 100 iscritti per ciascun corso live.

Ma ha dovuto ricredersi durante questa settimana, quando, a seguito delle continue telefonate di agenti immobiliari che volevano assolutamente seguire il corso, lo staff ha dovuto per ben tre volte riaprire le iscrizioni e aumentare i posti virtuali.

Una formazione diversa, quella proposta da Webinar Immobiliare, che non prevede spostamenti verso centri congressi, hotel, aule etc.. e che non prevede una iterazione fisica e frontale con il relatore.

Ma una formazione che sfrutta la tecnologia per massimizzare la possibilità di usufruire di contenuti di elevata qualità e docenti di grande professionalità, limitando al minimo il superfluo (spostamenti, code, burocrazie per la prenotazione dei corsi).

Fin dai primi corsi realizzati quattro mesi fa, Webinar Immobiliare ha registrato un crescente interesse, verso questo tipo di formazione a KM0.

Una sfida, quella accettata a piene mani dallo Staff di Webinar Immobiliare che in questi 3 mesi ha deciso di concentrare tutte le energie e le competenze in possesso, per promuovere e diffondere questo innovativo tipo di formazione.

Una sfida che i 265 iscritti al corso, che ha visto intervenire Raffaele Racioppi sulle APP più adatte agli agenti immobiliari,  sembrano confermare decisamente vinta.

Come sottolinea Francesco Beraldo – ideatore di Webinar Immobiliare “Questi sono dati sono molto importanti perchè ci fanno capire che questo nuova modalità di fare formazione, sta iniziando a funzionare davvero bene ed è accolta con molto interesse dagli agenti, soprattutto in un momento particolare del mercato dove, se da un lato la necessità di essere formati ed informati sulle novità del settore è una priorità di molti agenti, dall’altro sono diminuiti il tempo e le risorse che gli stessi hanno a disposizione per poter seguire corsi ed aggiornamenti”.

Una soddisfazione per tutto lo Staff resa ancora più forte dai commenti a caldo dei corsisti, presenti all’ultimo webinar che si sono dimostrati entusiasti e che già si sono prenotati per i prossimi corsi.

Infatti in tre giorni circa già 88 utenti si sono registrati al Webinar del 17 giugno, la formula del successo immobiliare (attività operative funzionali per agenti immobiliari), che vede come relatore Luca Gramaccioni e già 91 gli utenti prenotati al corso del 25 luglio, il tuo personal brand creato con linkedin, che vedrà l’intervento di Marcello Gatto Monticone.

Con piacere, apprendiamo l’interesse dimostrato da Casa24Plus, inserto del IlSole24ORE, che il 13 giugno ha pubblicato un articolo proprio sull’evento, visto il grande interesse e seguito che ha generato. (clicca qui per leggere l’articolo)

Un ringraziamento da parte dello Staff di Webinar Immobiliare, va anche ai relatori che hanno creduto e preso parte a questo progetto, mettendo a disposizione degli agenti immobiliari, le loro conoscenze attraverso questa rivoluzionaria modalità di formare i professionisti dell’immobiliare.

Per iscrizioni e informazioni sui prossimi corsi: www.webinarimmobiliare.com

Fonte: Staff di Webinar Immobiliare

Troppi proprietari pensano che le case si vendano da sole

L’italia è uno strano paese, in cui per vendere qualsiasi prodotto si mettono in atto tecniche di presentazione molto raffinate, che contribuiscono al successo del made in italy. ma quando si tratta di case gli sforzi per presentare l’immobile nel miglior modo possibile sono pochi. i nostri esperti collaboratori dell’associazione italiana home stager spiegano perché gli scettici  dovrebbero prendere in considerazione l’arte di presentare la casa prima di venderla o affittarla

Lettori di idealista, professionisti del settore, gente incuriosita dallo staging – in tanti ci scrivono con domande riguardo l’home staging, l’arte di preparare la casa per la vendita o l’affitto che vediamo espandersi in italia negli ultimi anni. anche se quasi tutto l’interesse espresso nei confronti dell’home staging deriva da un impulso e da una percezione della professione positivi, c’è anche chi esprime dubbi in merito, e chi non apprende la validità del servizio. alcuni agenti immobiliari, costruttori e proprietari hanno implementato il servizio e ne stanno beneficiando come dimostrano i numerosi interventi svolti dagli associati di staged homes. da altri vediamo più diffidenza, e un sano scetticismo. oggi rispondiamo ai “top tre dubbi sullo staging” espressi nei nostri confronti:

1. Non capisco come lo staging possa essere di beneficio – alla fine quello che conta sono i metri quadri!

Falso. Partiamo con un semplice esempio: un prodotto in vendita – ed è questa espressione che i proprietari spesso non riescono ad attribuire alla propria casa – dev’essere presentato in modo appetibile. che sia una borsa esposta in una vetrina, o che sia un abito… La logica e la filosofia di vendere bene, e questo vuol dire anche rispettare l’eventuale acquirente offrendogli un prodotto curato piuttosto che trascurato, è sempre la stessa. creare una scena, stimolare l’immaginazione altrui e proporre soluzioni per l’uso del prodotto – questi sono fattori che contribuiscono ad una vendita riuscita. Quindi, vi assicuriamo che una casa presentata bene, preparata alla vendita/affitto seguendo le tecniche di home staging, ha più probabilità di essere selezionata. una tattica più che valida per affrontare un mercato così difficile. La mentalità italiana su questo punto – almeno per quanto riguarda gli immobili – non tiene passo con quella che vediamo all’estero, che sa valorizzare i propri beni piuttosto che lasciarli decadere

2. Ma il problema è la mancante erogazione di mutui – come può l’home staging influenzare quello?

non si può risolvere questo importante aspetto attraverso l’home staging. quello che possiamo fare però è distinguere le case in maniera tale che vengano scelte dalle persone fortunate a cui hanno concesso un mutuo. in più, torniamo al discorso della giusta presentazione di un qualsiasi prodotto in vendita: vista la condizione in cui troviamo la maggior parte degli immobili in vendita, non meritano nemmeno una visita. oggi, chi ha accesso a un mutuo, gode di un’offerta vastissima, quindi ha tutta la scelta possibile – perché dovrebbe accontentarsi di un prodotto trascurato? non a caso, anche i costruttori iniziano a progettare appartamenti campione per vendere un prodotto credibile e tangibile. la filosofia è la stessa – questo è l’home staging! per i professionisti del settore del design e dell’architettura, è essenziale saper comunicare uno spazio – tramite disegni, presentazioni impeccabili, modelli 3d di piccole dimensioni o appartamenti campione!

3. Nessuno ha soldi da spendere su un immobile in vendita – perché sostenere ulteriori costi se si vende comunque?

Una mentalità poco raffinata. riportiamo l’esempio della macchina – quando la vendiamo, la puliamo, la prepariamo, facciamo delle piccole riparazioni – perché non farlo con la casa per cui chiederemo un prezzo molto più alto di quello di una macchina? in più vediamo che le case staged vendono in molto meno tempo rispetto a quelle lasciate “così” – in media 61 vs 259 giorni. quali sono i costi che si devono sostenere per mantenere un immobile invenduto per 198 giorni? molto più alti del costo di un intervento di home staging. qui si tratta di un investimento, non di una spesa

Ancora dubbi o domande? contattaci ad info@stagedhomes.it. saremo lieti di risponderti – anche ogni domanda è testimone del tuo interesse verso l’attività. Per informazioni sull’home staging, e le attività come corsi, conferenze gratuite e altro ancora, visitare www.stagedhomes.it

Fonte: http://www.idealista.it/

A picco il mercato della casa in Italia – Oltre 150mila compravendite in meno

Transazioni tornate al livello del 1985

Crolla il mercato immobiliare della casa nel 2012, perdendo oltre 150 mila compravendite rispetto al 2011. Si tratta, secondo il rapporto immobiliare 2013 di Abi e Agenzia delle Entrate, del peggior risultato dal 1985 quando le abitazioni comprate e vendute erano state circa 430 mila. Nel 2012, come emerge dal rapporto realizzato dall’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate in collaborazione con l’Abi presentato oggi a Roma, si è avuta una riduzione del 27,5% rispetto al 2011 per i volumi di compravendite delle case (a 448.364 numero di transazioni), con un calo inferiore per i capoluoghi (-24,8%), e maggiore nei comuni non capoluogo (-26,1%). A livello territoriale l’area del nord-est, dove si realizza il 18,3% del mercato nazionale, è quella che ha subito il calo più elevato delle compravendite nel 2012 rispetto al 2011 (-28,3%).

Sempre lo scorso anno sono state vendute case per un totale di circa 46,4 milioni di metri quadri (-25,4% sul 2011), con una superficie media di circa 104 mq. Da segnalare è anche la forte diminuzione del valore di scambio complessivo, stimato in circa 75,4 miliardi di euro, quasi 27 in meno del 2011. Nelle otto principali città italiane (Roma, Milano, Napoli, Torino, Palermo, Genova, Bologna, Firenze) il calo delle compravendite è stato del 22,4% con un valore di scambio stimato di circa 19,5 miliardi di euro, ovvero 5,7 in meno rispetto al 2011. Tiene invece l’indice di accessibilità che misura la possibilità di accesso alle famiglie italiane all’acquisto di una abitazione. Dopo un anno e mezzo di calo, nel secondo semestre 2012 è migliorato con la quota di famiglie che dispone di un reddito sufficiente a coprire almeno il 30% del costo annuo del mutuo per l’acquisto di una casa di poco superiore al 50% come per il primo semestre 2010 (13 milioni di famiglie circa).

Fonte: http://www.corriere.it/

Il Valutatore Immobiliare e la cultura valutativa

Il Valutatore Immobiliare affronta  percorsi di formazione professionale, in campo economico-finanziario, legale e tecnico,  che ampliano e qualificano il suo profilo.

E’ un professionista che  vuole qualificare la sua attività nel campo immobiliare qualsiasi sia il titolo professionale:  ingegnere, geometra, architetto, agronomi, periti agrari ed industriali, commercialisti ….che conosce le dinamiche del mercato immobiliare di riferimento e raccogliere e valorizza i dati immobiliari puntuali, che  sa redarre ed interpretare, secondo gli IVS, i rapporti di valutazione , che applica gli IVS, ed aderisce a un proprio Codice di condotta.

A tali professionisti sono aperti eventi  per la  divulgazione della cultura valutativa dalle svariate tematiche, per citarne solo alcuni: dalla  valutazione immobiliare come strumento di valorizzazione del territorio, alle modalità di accesso al credito agrario e gli standard internazionali di valutazione, alle linee guida  ABI per il credito immobiliare,  al  valore delle case tra fisco, credito e mercato alla luce degli Standard di Valutazione Immobiliare ed  il ruolo del valutatore immobiliare indipendente, eventi in cui si promuove anche il dialogo ed il confronto tra i professionisti e le categorie professionali, per i molteplici aspetti o criticità che l’argomento assume nei vari contesti.

Il Valutatore Immobiliari

idealista.it campione del mondo su twitter (classifica)

Idealista.it è il portale immobiliare più influente su internet a livello mondiale. A dirlo è property portal watch, il sito specializzato nella valutazione e analisi dei portali, che per l’occasione ha preso in esame 41 candidati. attraverso un metodo d’analisi disponibile online, peer groups, lo studio ha misurato l’influenza su twitter che si genera a partire dai retweet, i commenti e i like

Noi di idealista abbiamo ottenuto il punteggio massimo, seguiti dai nostri colleghi di idealista.com, il portale che opera in spagna

scopri la classifica completa

secondo vincenzo de tommaso, responsabile dell’ufficio studi di idealista, l’impatto della comunicazione tradizionale diminuisce in maniera proporzionale all’aumento della possibilità delle persone di scambiarsi liberamente le informazioni in rete, nei forum e sui social media. da quando è nata la nostra azienda crede che una reputazione eccellente è sinonimo di risultati, anche in termini di fatturato, anche se questo implica talvolta un maggiore sforzo e un ritmo di crescita più lenta, ma più sostenibile. questo risultato ci riempie di soddisfazione, intanto perchè precediamo i cugini spagnoli di idealista.com, eppoi perchè una volta tanto due portali europei sopravanzano colossi come l’americano realtor.com

Fonte:  http://www.idealista.it/

I have a dream: comprare casa!!!

Pago mensilmente il canone di locazione e vorrei tanto avere una casa tutta mia ma comprarla rimane un sogno.
Mi fermo spesso a guardare le proposte immobiliari delle agenzie: cartelli  con foto vendesi monolocale …..non ci dormo la notte: aspetto che le condizioni dei prestiti siano migliori di quelli attuali, ma non dispongo di garanzie e di conseguenza non posso accedere a un finanziamento bancario,  e i miei risparmi sono insufficienti per pagare un acconto.
Ma ci sarà una soluzione ?!?!  Una formula di acquisto alternativa c’è: Affitto con riscatto e mi spiego meglio.
L’affitto con riscatto è un formula non contemplata dal Codice Civile è pertanto comprensibile come ci sia scarsa informazione, anche se ritengo che tale formula  abbia delle potenzialità  e che se “applicata” con le dovute informazioni e cautela possa scuotere il mercato delle compravendite.
E’ una formula già collaudata in Spagna dove prende il nome: aquiler con opction a compra.
Mentre nei paesi anglosassoni ci sono:  tent tu own, lease to own, lease purchase, lease option.
Queste terminologie indicano l’accordo: rent tu buy (vendita a rate)  scarsamente introdotto in Italia.
Si parte da un contratto di locazione dal quale, con varie modalità che tutelano sia l’acquirente che il venditore, sia il conduttore e che il locatore si arriva al contratto  di vendita.
Ecco le formule più diffuse:
A – Locazione con opzione d’acquisto
Il potenziale acquirente stipula un contratto d’affitto dove è prevista anche un’opzione non obbligatoria di acquisto dell’immobile locato.
Si stabilisce nel contratto una scadenza dai 2 ai 4 anni entro cui si può optare per l’acquisto ad un prezzo bloccato e durante questo periodo si paga un canone di locazione maggiorato (esempio 20%).
Nel caso si decida di comprare, la maggiorazione versata sugli affitti – in genere assieme a una quota aggiuntiva che può arrivare anche alla totalità del versato, se, secondo gli accordi, l’acquisto avviene entro i termini temporali stabiliti – andrà ad essere detratto dal prezzo indicato  (e bloccato) nel contratto di affitto con riscatto.
Se non si decide di comprare, il contratto prosegue come una normale locazione, ma la maggiorazione versata nei canoni viene persa.
B – Locazione con preliminare di vendita   
Rispetto alla locazione con opzione d’acquisto, le parti assumono un impegno scritto più stringente: viene sottoscritto, assieme a un contratto di locazione, un preliminare di futura vendita entro un termine stabilito. La trascrizione nei registri immobiliari del preliminare offre più garanzie contro un eventuale pignoramento della casa da parte di un creditore del venditore: grazie all’efficacia del preliminare non si rischia infatti di perdere la somma versata sotto forma di maggiorazione dei canoni o di acconto.
Come per la formula Locazione con opzione d’acquisto (punto A) si stabilisce nel contratto una scadenza dai 2 ai 4 anni entro cui si può optare per l’acquisto ad un prezzo bloccato e durante questo periodo si paga un canone di locazione maggiorato (esempio 20%).
Nel caso si decida di comprare, la maggiorazione versata sugli affitti – in genere assieme a una quota aggiuntiva che può arrivare anche alla totalità del versato, se, secondo gli accordi, l’acquisto avviene entro i termini temporali stabiliti – andrà ad essere detratto dal prezzo indicato  (e bloccato) nel contratto di affitto con riscatto.
Se non si decide di comprare, il contratto prosegue come una normale locazione, ma la maggiorazione versata nei canoni viene persa.
C – Formula con acconto
(formula sperimentata dalla società rent to buy consulting)
La definizione del contratto d’affitto e delle tappe per arrivare all’acquisto (compreso un acconto sul prezzo finale) viene concordata attraverso una pianificazione finanziaria.
Come per la formula Locazione con preliminare di vendita (al punto B)  le parti assumono un impegno scritto più stringente: viene sottoscritto, assieme a un contratto di locazione, un preliminare di futura vendita entro un termine stabilito. La trascrizione nei registri immobiliari del preliminare offre più garanzie contro un eventuale pignoramento della casa da parte di un creditore del venditore: grazie all’efficacia del preliminare non si rischia infatti di perdere la somma versata sotto forma di maggiorazione dei canoni o di acconto.
E’ previsto il pagamento di un acconto iniziale che varia dal 3 al 6% del prezzo (bloccato) dell’immobile.
La somma pagata ogni mese corrisponde a un canone d’affitto di mercato, ma per metà va a generare un acconto per la compravendita.
Se entro tre anni il cliente non riesce (o non vuole più) acquistare, può cedere ad altri (anche a prezzo più elevato) la posizione contrattuale. Dopo tre anni, se c’è accordo tra le parti, si può arrivare a una proroga: la trascrizione può essere rinnovata.
D –  Vendita a rate “buy to rent”
L’ottica è ribaltata: si vende per poi ricevere un canone di affitto; chi vende (in genere ha la necessità di liberarsi in fretta dell’immobile) accetta il pagamento rateale, in modo che chi acquista non sia costretto a stipulare un mutuo.
Come per la formula Locazione con preliminare di vendita (al punto B)  e della Formula con acconto (al punto C) le parti assumono un impegno scritto più stringente: viene sottoscritto, assieme a un contratto di locazione, un preliminare di futura vendita entro un termine stabilito. La trascrizione nei registri immobiliari del preliminare offre più garanzie contro un eventuale pignoramento della casa da parte di un creditore del venditore: grazie all’efficacia del preliminare non si rischia infatti di perdere la somma versata sotto forma di maggiorazione dei canoni o di acconto.
In genere viene versato un acconto iniziale a cui seguono rate mensili paragonabili all’importo di un mutuo o di un affitto (il venditore fa da banca al compratore).
Il contratto prevede le condizioni che determinano il ritorno della proprietà dell’immobile al venditore in caso di non pagamento delle rate previste.
L’Affitto con Riscatto ha in se enormi potenzialità: perché offre soluzioni a chi deve vendere e a chi deve acquistare ed a seconda delle esigenze del compratore e del venditore, che seguiti ed assistiti da professionisti che li accompagnino nell’intero percorso, tale formula abbia risonanza ed aiuti a realizzare il sogno di comprare casa.