Lug 6, 2012 | News Immobiliari
Relativamente alle previsioni su come potrebbe evolvere il mercato dei mutui sulla scia dell’adozione della nuova direttiva europea, se fosse confermato l’attuale testo proposto – che introduce misure per un efficiente e unico mercato competitivo e promuove la stabilità finanziaria – i manager intervistati ritengono che gli impatti saranno sicuramente numerosi e significativi.
Per la maggioranza dei rispondenti (61%) uno sviluppo di canali alternativi di erogazione sarà improbabile così come cambiamenti nella relazione tra enti erogatori e compagnie di assicurazione (46%), mentre una quota del 50% prevede un miglioramento nella consapevolezza dei consumatori rispetto al loro livello di indebitamento e nella capacità di confrontare differenti offerte di credito, oltre a una crescita della fiducia verso gli enti creditori.
D’altro canto, le disposizioni riguardo il calcolo del tasso annuo effettivo globale (APCR) sono generalmente considerate dai lenders come più efficaci nel migliorare la qualità e la trasparenza del mercato dei mutui, così come – per una quota del 50% di rispondenti – la regolamentazione degli intermediari creditizi e la supervisione sulle istituzioni non creditizie. Quest’ultima disposizione è ritenuta essere uno degli elementi contenuti nella proposta di direttiva che avrà il maggior impatto sul mercato perché si ritiene che tali nuove regolamentazioni porteranno una maggior qualità del credito erogato attraverso questi canali, a fronte di volumi inferiori di finanziamenti intermediati da queste tipologie di operatori.
Per quanto riguarda le valutazioni immobiliari, inoltre, la proposta di direttiva non presenta significativi cambiamenti rispetto alle regolamentazioni vigenti; ciononostante, nella ricerca Efma-CRIF è stata chiesto ai partecipanti la propria opinione e valutazione nel caso tali disposizioni fossero introdotte in forma di norma: secondo il 48% dei rispondenti, i lenders otterrebbero benefici significativi da una disposizione per la quale all’interno degli Stati membri venisse assicurato l’impiego da parte degli enti erogatori di valutatori in grado di dimostrare competenze e qualità compliant con gli standard nazionali e internazionali di valutazione, trasferendo inoltre in maniera chiara obbligazioni e responsabilità sulla rete di periti.
In aggiunta, il 74% dei partecipanti alla ricerca ritiene che dovrebbe essere incoraggiata la possibilità per gli enti erogatori di accedere e utilizzare fonti informative indipendenti e certificate per verificare redditi, risparmi e altre obbligazioni finanziarie del cliente (grafico seguente). È interessante notare come la percentuale di coloro che dichiara di non essere particolarmente interessato a questo aspetto appartiene ai gruppi bancari con sede centrale in Francia.
Dal punto di vista delle informazioni utili alla valutazione dell’affidabilità creditizia, la stragrande maggioranza degli operatori intervistati (il 74%, per la precisione) ritiene che poter accedere a informazioni sulle effettive capacità di spesa dei prestatari avrebbe un effetto positivo sulla valutazione di concessione di un mutuo. In particolare, queste informazioni potrebbero comprendere dati esterni sulle abitudini di indebitamento, sul profilo di gestione dei crediti, sugli scoperti di conto e sull’utilizzo di credito revolving, sul livello complessivo di indebitamento e sulla propensione al credit shopping, al rifinanziamento e alla richiesta di credito a più di un istituto bancario.
Inoltre, dalla ricerca è emerso che la recente crisi ha spinto i lenders – secondo il 41% dei rispondenti – a risviluppare i propri sistemi di rating interno con l’obiettivo di migliorare l’efficienza e le performance dei modelli utilizzati rispetto al nuovo scenario economico, evidenziando anche l’attenzione prestata da parte degli operatori alla valutazione della compliance dei rating interni sia rispetto ai requisiti normativi che al mutevole contesto economico.
Inoltre, un altro 28% degli intervistati ha dichiarato che la propria organizzazione ha pianificato il risviluppo di tali sistemi entro i prossimi 12 mesi.
Seguendo la Direttiva sul Credito al Consumo approvata nel 2008, uno degli obiettivi dell’attuale proposta di direttiva sui mutui residenziali mira a promuovere pratiche di Responsible Lending e a garantire che la valutazione dell’affidabilità creditizia dei clienti sia gestita in maniera appropriata. A questo riguardo, gli indicatori di sostenibilità creditizia dovrebbero essere utilizzati non solo in fase di accettazione, ma andrebbero proficuamente estesi anche alla gestione del portafoglio per predire situazioni di insolvenza e permettere agli istituti finanziari di intervenire pro-attivamente.
Fonte: http://www.blogagenzieimmobiliari.it/
Lug 6, 2012 | News Immobiliari
La banca centrale europea ha tagliato i tassi di interesse di 25 punti base, raggiungendo il minimo storico dello 0,75%. si tratta della prima volta nella storia dell’eurozona che il costo del denaro scende sotto l’1%.
Il taglio dei tassi di interesse- pienamente giustificato dal deteriorarsi delle condizioni economiche dell’eurozona– inaugura una nuova era della politica monetaria globale, visto che la manovra abbassa il tasso di interesse medio delle economie dei paesi avanzati allo 0,5%. La fed ormai da tempo mantiene i propri tassi sui def funds tra lo 0 e lo 0,25% e il tasso della bank of japan è pari allo 0,1%.
Ma se il taglio del costo del denaro era abbastanza scontato, ciò che il mercato aspettava con ansia erano le nuove misure di sostegno all’economia, che avrebbero dovuto essere annunciate da mario draghi. ma le dichiarazioni del numero uno della bce hanno deluso i mercati. Draghi ha infatti sottolineato come le condizioni economiche dell’eurozona siano peggiorate ulteriormente e ha fatto sapere che il consiglio della bce non ha promosso ulteriori misure, come l’inizioni di liquidità o acquisti di titoli.
Pur giudicando positivamente il vertice dell’eurogruppo della settimana scorsa (che ha gettato le basi per la creazione di un muro antispread e per la ricapitalizzazione diretta delle banche) draghi è sembrato più linea con angela merkel che con le posizioni di mario monti. Ha infatti sottolineato come le risorse a disposizione di efsf e esm sono “soggette a condizionalità” e “adeguate ai rischi che affrontiamo ora”, respingendo l’ipotesi di una licenza bancaria per l’esm.
Oltre alla riduzione dei tassi sulle operazioni di rifinanziamento, la bce ha ridotto di 25 punti base, portandolo a zero, anche il rendimento sui tassi di deposito. In questo modo si vuole scoraggiare le banche a depositare la liquidità presso la bce e concincerle a immetterla sull’interbancario o a far ripartire il credito
Ora resta da capire quale sarà l’impatto del taglio dei tassi sui mutui a tasso variabile. Anche se la maggior parte dei mutui a tasso variabile presenti sul mercato italiano sono legati all’indice euribor (98%) i due tassi sono di regola correlati. Quando la bce taglia o alza i tassi, anche l’euribor tende a muoversi di conseguenza
Fonte: http://www.idealista.it/
Giu 29, 2012 | News Immobiliari
Insieme al Sentiment immobiliare, l’Analisi della percezione di operatori e investitori sull’andamento del mercato immobiliare in Italia, è nato l’indice FIUPS, acronimo di Federimmobiliare, Università degli Studi di Parma e Sorgente Group S.p.A.
L’indice FIUPS rappresenta la sintesi numerica del Sentiment immobiliare. Una valutazione che intende misurare le aspettative degli operatori del settore immobiliare, su base trimestrale.
Da diversi anni Sorgente Group e il Dipartimento di Economia dell’Università degli Studi di Parma collaborano su temi e ricerche di economia e finanza immobiliare.
Fin dall’inizio della collaborazione, l’attività di ricerca è stata istituzionalizzata in un Laboratorio per le Ricerche sull’Economia e la Finanza Immobiliare, ove ha preso forma il progetto per la rilevazione del Sentiment Immobiliare.
Peggiorano le aspettative degli operatori del mercato immobiliare. L’indice Fiups, secondo una nota ANSA, passa dal 16,91 al 16,70 nel primo quadrimestre 2012. All’inizio del 2011, era a quota 18 punti, da allora ha perso il 7,2% del suo valore. E’ un calo “lieve”, secondo la ricerca ‘Roma 2020. Economia, societa’, territorio e mercato immobiliare, presentata tre giorni fa, “che dimostra però un crescente pessimismo rispetto all’andamento del mercato immobiliare e dell’economia in generale“.
Nel proprio settore meno della metà degli intervistati si attende un livello di attività stabile e il 59% non intende assumere nuovo personale. Secondo il 57% peggiorerà inoltre l’accesso al credito bancario per le famiglie, con un aumento del ruolo delle garanzie richieste. Al contrario, l’attività degli investitori istituzionali, a partire dai fondi pensione, sembra essere stabile, con una tendenza di crescita nel settore uffici e di calo nel residenziale.
Fonte: http://www.blogagenzieimmobiliari.it/
Giu 29, 2012 | News Immobiliari
C’è chi parte per una vacanza e poi torna e c’è chi invece trasforma quella vacanza nella base per una carriera professionale all’estero.. non capita tutti i giorni, però c’è chi ce la fa…
Tra le diverse nazioni, Tecnocasa è attiva anche in Thailandia dove il primo ufficio è stato aperto a gennaio 2011 e il secondo a dicembre dello stesso anno. Attualmente sono 8 i professionisti presenti nell’isola di Phuket e si sta lavorando per l’apertura del terzo ufficio entro il primo semestre 2013.
“Considerando che siamo aperti da solo un anno, – spiega Salvatore Parisi, Affiliato Tecnocasa a Phuket – nel 2011 abbiamo ottenuto ottimi risultati. Nel primo semestre del 2012 abbiamo riscontrato una maggiore riflessione da parte degli acquirenti anche se il mercato rimane vivace”.
Le zone più richieste nell’isola di Phuket, che ha un mercato prevalentemente turistico, sono: Patong Beach, Karon Beach, Kata Beach, Kamala Beach, Rawaii, Chalong. Rispetto al 2011 i prezzi al mq sono rimasti stabili; per una nuova costruzione si attestano intorno agli 80.000 baht (1 bath thailandese corrisponde a 0.025 euro), anche se oscillano a seconda della località e della vicinanza dal mare, mentre un immobile costruito già da qualche anno si può acquistare intorno ai 50/60.000 al mq. L’isola di Phuket ed in particolare le zone sopra indicate sono dei grandi cantieri, ci sono
costruzioni ovunque con tempi di realizzo di massimo 6-8 mesi, nella maggior parte dei casi si tratta di Guest House e Hotel.
In Thailandia ed in particolare a Phuket gli acquirenti provengono da tutte le parti del mondo, si tratta in particolare di Australiani, Cinesi, Europei, e ultimi arrivati ma primi in classifica i Russi.
Nell’isola di Phuket è presente un’alta densità di Italiani che vi risiedono da molto tempo, tant’è che alcuni quartieri sono denominati “l’Italy”, altri invece visitano l’isola per scopi prevalentemente turistici.
“Per lo più – sottolinea Salvatore Parisi – il motivo dell’acquisto in Thailandia è dovuto all’amore che nasce verso questa terra. La Thailandia denominata in tutto il mondo in diversi modi, la terra del sorriso, la terra dei liberi, la terra dove il tempo non ha tempo… fa nascere il desiderio di trasferirsi definitivamente, noi la chiamiamo “Thailandese”. Si valuta in primo luogo l’acquisto di una attività, oppure l’investimento immobiliare finalizzato alla locazione, per avere una rendita sufficiente che possa permetterti di vivere sul posto”.
Sul fronte delle locazioni si registra un’alta domanda soprattutto di seconde case a scopo turistico, l’investimento immobiliare finalizzato alla locazione può rendere da un minimo del 7%, ad un massimo del 10%.
“Grazie alle numerose costruzioni, – conclude Parisi – l’ampliamento dell’aeroporto, il progetto della galleria che collega Patong beach a Kathu e l’apertura di vari centri commerciali, prevediamo un mercato immobiliare dinamico e quindi in crescita”.
Fonte: http://www.blogagenzieimmobiliari.it/
Giu 29, 2012 | News Immobiliari
Google AdWords è uno degli strumenti pubblicitari online più efficaci in grado di generare delle vendite. Soprattutto nel settore immobiliare è considerato dai più esperti un ottimo sistema per intercettare chi cerca casa su Google. Del resto è ormai pratica entrata nella quotidianità quella di cercare informazioni sulla rete ancor prima di prendere decisioni di acquisto e, sull’acquisto della vita che è quello della casa non può che ripetersi lo stesso procedimento.
Non sai cos’è AdWords? In breve compri parole chiave per mostrare i tuoi annunci nella prima pagina di Google.
Sempre più persone partono da una ricerca su Google per cercare casa. Succede in continuazione. E dove sono le Agenzie Immobiliari ? Inesistenti tranne rare eccezioni. Le prime pagine di Google sono dominate dai portali immobiliari e, si sà, l’unica pagina che conta davvero è la numero 1. Ecco perché le agenzie che sapranno cogliere in tempo l’opportunità di AdWords prima che ci arrivino tutti gli altri (come è accaduto per i portali) avrà un vantaggio competitivo.
Con Google AdWords a differenza di un portale puoi “catturare” l’utente e trascinarlo direttamente sul tuo sito web evitando l’esposizione alla concorrenza che trovi sui portali immobiliari dove ci si azzuffa a decine per una richiesta generica girata a tutte le agenzie della zona. AdWords è diversoe bypassa tutto questo.
Con Google AdWords inoltre paghi solo per i clic che ricevi e non ci sono abbonamenti o costi fissi da sostenere, hai la libertà di attivare o interrompere una campagna e perfino decidere un budget giornaliero massimo (es: 5€ al giorno)
I motivi per cui una Agenzia Immobiliare dovrebbe integrare nella sua strategia di marketing Google AdWords sono molteplici ma voglio riassumerli in questi 5 punti:
1. conquisti la prima pagina di Google (cosa impossibile senza pagare)
2. paghi solo quando entrano sul tuo sito (costo per clic), quindi paghi solo i risultati
3. eviti la concorrenza asfissiante che c’è sui portali
4. puoi misurarlo e quindi sapere se vendi immobili grazie ad AdWords
5. ti differenzi dalla massa e i un certo senso diventi unico
Se credi che Google AdWords possa aiutarti ad aumentare vendite e fatturato allora troverai molto utile un Ebook che ti spiega passo passo strategie e tattiche efficaci (provate sul campo) per primeggiare su Google e generare vendite grazie all’esposizione di tuoi annunci a persone che stanno cercando immobili nella tua città. Scopri di più qui=> Ebook AdWords Immobiliare
Fonte: http://www.immobiliaristi.com/
Giu 29, 2012 | News Immobiliari
La crisi finanziaria e la difficoltà ad accedere un mutuo hanno minato l’amore delle famiglie italiane per il bene per eccellenza, la casa. Secondo una ricerca di tecnoborsa (società delle camere di commercio che si occupa della trasparenza e della regolazione del mercato immobiliare) nell’ultimo biennio il 2,4% delle famiglie italiane ha acquistato un immobile, un terzo in meno del biennio precedente (3,5%) e la metà rispetto al 2006 (4,7%). Il 50% degli acquisti non viene concluso per la difficoltà ad accedere a un mutuo
Per quanto riguarda le prospettive future, il 2,2% delle famiglie ha intenzione di comprare una casa nei prossimi due anni. L’immobile verrà utilizzato nel 64% dei casi come abitazione principale, nell’11,6% come casa per parenti prossimi, nell’11,6% come residenza per le vacanze e nel 9,3% dei casi come casa per le vacanze
In controtendenza appare il mercato immobiliare romano. Nell’ultimo biennio, infatti, il 7,2% delle famiglie ha acquistato una casa, mentre il 3,2% pensa di acquistarla da qui a due anni. “Questo è momento per investire” ha detto il presidente della camera di commercio della capitale, giancarlo cremonesi- perché appena il paese coglierà un po’ di rirpesa, come tutti auspichiamo, i prezzi saliranno”
Fonte: http://www.idealista.it/