La Federazione Italiana Mediatori Agenti d’Affari di Torino ha reso noti i risultati della prima indagine conoscitiva condotta sul territorio, denominata “Agenzie immobiliari allo specchio – Operatività e Organizzazione in Tempi di Crisi”.
L’analisi, elaborata e sviluppata dallo Studio Lascar, che da oltre vent’anni si occupa di formazione e cultura d’impresa per l’intermediazione immobiliare, ha interessato un campione rappresentativo delle agenzie immobiliari FIMAA di Torino e provincia. Complessivamente sono stati raccolti 194 questionari: 139 compilati on-line e 55 in modalità cartacea. La raccolta dei dati si è conclusa il 31 gennaio 2012.
«Si parla molto dell’andamento del Mercato immobiliare di questi ultimi anni – ha spiegato Stefano Lascar – I dati, in questo senso, abbondano, soprattutto quelli inerenti la progressiva e marcata riduzione delle compravendite. Sono poche, invece, le informazioni disponibili sul mondo imprenditoriale dell’intermediazione, una realtà composta prevalentemente da micro-imprenditoria che nel 2006 contava circa 36 mila agenzie immobiliari a livello nazionale».
Il particolare contesto storico, sociale ed economico ha comportato un cambiamento repentino e radicale dello scenario operativo e gestionale delle agenzie, con un avvicendarsi incessante di cause ed effetti che hanno reso ogni previsione e programmazione strategica del tutto o in parte da riformulare, alla luce di una situazione di emergenza.
L’impatto della crisi su questa realtà è notevole. Innanzitutto perché è sopraggiunta dopo dieci anni di crescita che ha toccato il picco più alto nel 2006 e ciò ha inevitabilmente determinato specifiche modalità di gestione e di organizzazione; in secondo luogo perché la situazione perdura da quattro anni e le previsioni a breve e medio termine si attestano su un volume di compravendite intorno al 50% rispetto a quelle del 2006; ed infine perché, nella crisi del Settore, sembrano interagire e sovrapporsi tratti congiunturali e strutturali con l’inevitabile conseguenza di un cambiamento qualitativo del Mercato, oltre che quantitativo.
In tema di composizione storica e consolidamento aziendale, l’analisi ha evidenziato che il 32,4% delle agenzie ha iniziato la propria attività a partire dal 2007, cioè durante la crisi.
Il dato, apparentemente dissonante, è il risultato “inerziale” della spinta propulsiva dei dieci anni precedenti di Mercato in crescita. Il 33,8% è costituito da realtà storiche sorte prima del 1997, mentre la quota restante si divide quasi a metà tra quelle agenzie che hanno aperto durante o poco prima del boom del Mercato immobiliare.
La suddivisione per tipologia e struttura aziendale invece mostra che il 90,7% è costituito da aziende autonome con sede unica, il 4,3% da agenzie in franchising ed il restante 5% da agenzie autonome con filiale.
I dati confermano inoltre una frammentazione organizzativa delle realtà immobiliari.
Tra il 2006 e l’inizio del 2012 la crisi ha comportato una riduzione media, a tutti i livelli, dei componenti dell’agenzia, commercialmente attivi, passando da 2,46 a 2,08.
La maggior parte delle agenzie è priva del servizio di segreteria e mediamente si osserva la presenza di una segretaria ogni due agenzie. Nel 2006, la media dei titolari per agenzia era di 1,52, oggi scende a 1,48, mentre la media dei funzionari da 0,94 passa a 0,79. Per il futuro il 74,1% delle agenzie non prevede variazioni di organico, il 3,6% pensa di ridurre le risorse umane ed il 22,3% considera il reclutamento di nuovi collaboratori.