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Ancora attesa per la ripresa del mattone, residenziale e non. Un recupero che non si è visto nel corso del 2011, e che, al momento, non lascia sperare che si paleserà in tempi molto brevi. In realtà, su Milano Finanza, si legge che le attese non parlavano del 2011 come dell’anno della svolta, ma di un anno di stabilizzazione, tradizionale anticamera a una ripresa successiva ed era, comunque, nelle aspettative di molti.

Il mattone, specie quello residenziale, ha mostrato una tenuta superiore a quella di molte altre asset class, limitata comunque all’1,5-2%. Certo, peggio è andata alle transazioni, vera spia dell’impatto della crisi sul settore immobiliare, che hanno segnato un nuovo minimo: quest’anno nel comparto residenziale dovrebbero essere molte meno di 600 mila (le stime di nomisma oscillano, non vanno oltre le 575 mila compravendite) contro il massimo di 845 mila toccato nel 2008

Se così fosse il risultato del 2011 si configurerebbe come il livello più esiguo dal 1997, quando il livello di finanziarizzazione del mercato, misurato dalla diffusione dei mutui in rapporto al PIL, era decisamente più contenuto rispetto all’attuale -si è passati dal 3% al 19,7%-.

Inoltre, sul comparto residenziale si rischia seriamente di incidere negativamente l’IMU (imposta municipale unica), ossia la reintroduzione dell’Ici sulla prima casa, per di più partendo da rendite catastali rivalutate del 60%, e di un inasprimento di quella già esistente sulle seconde case. Quest’ultima partirà dal 7,6 per mille ma, a discrezione dei comuni, potrà arrivare fino all’1%, anche in questo caso partendo da una rendita catastale rivalutata del 60%.

In questo quadro, è difficile ipotizzare quanto tempo occorrerà per l’approdo a valori sostenibili da cui il mercato possa finalmente ripartire, ma proprio la crisi ha rinverdito il ruolo di bene rifugio rivestito dagli immobili. Deluso dalle borse, preoccupato dal futuro dei titoli governativi, ancorché ormai molto generosi, timoroso magari per l’avvenire dei figli nel mondo del lavoro o per il proprio futuro post pensionistico, chi può preferisce riversare i risparmi sugli immobili, abitazioni in primis.

Fonte: Idealista.it/News

Articolo visto in borsaitaliana.it – immobiliare: la ripresa è rinviata al 2014