Scivolone delle compraventite immobiliari nel terzo trimestre 2012. Anche l’Istat conferma il trend già delineato dall’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate, che sul 2012 ha registrato un calo del 25,8% del numero di abitazioni compravendute. Secondo l’Istat nel terzo trimestre dell’anno scorso si contano 134.984 convenzioni notarili (ovvero i passaggi di proprietà), con una diminuzione del 23,1% rispetto allo stesso periodo del 2011.
Le compravendite di unità immobiliari ad uso abitazione ed accessori (125.903 nel terzo trimestre 2012), rappresentano il 93,3% delle convenzioni rogate, a fronte di un contenuto 6% per le convenzioni di compravendita di unità immobiliari a uso economico (8.065) e di un residuale 0,7% per quelle relative agli immobili ad uso speciale e le multiproprietà (1.016). Nel terzo trimestre 2012 i trasferimenti di proprietà di unità immobiliari a uso economico raggiungono il loro vertice negativo (-25,7%); significativa è anche la variazione tendenziale per i trasferimenti di proprietà degli immobili a uso abitazione e accessori (-23%); in ambedue i casi – spiega l’Istat – si tratta del calo tendenziale più elevato a partire dal primo trimestre 2008.
Questi dati confermano anche le ultime proiezioni dell’Istat, che a inizio aprile ha pubblicato l’Indice dei prezzi delle abitazioni (Ipab) acquistate dalle famiglie sia per fini abitativi: nel quarto trimestre 2012 il calo delle quotazioni sullo stesso periodo del 2011 è stato del 4,6%, mentre quello sul trimestre precedente è stato dell’1,5 per cento. La discesa complessiva registrata lo scorso anno è stata del 2,7 per cento. Una discesa dei prezzi comunque non sufficiente a far ripartire il mercato, che nel 2012 ha perso oltre un quarto di scambi.
Le convenzioni registrano, nello stesso trimestre, il calo tendenziale più marcato nel Nord-est (-25,4%), nel Nord-ovest (-24,7%) e nelle città non metropolitane (-24,1%). Per le convenzioni che riguardano immobili a uso economico il calo tendenziale è maggiore nelle Isole (-31,9%), nel Nord-Ovest (-29%) e nelle grandi città (-28,5%).
A questo si aggiunge la netta flessione nelle erogazioni dei mutui: le concessioni di ipoteche immobiliari a garanzia di mutui, finanziamenti e altre obbligazioni verso banche e soggetti diversi dalle banche chiudono i primi nove mesi del 2012 con una variazione tendenziale negativa del 39,5%, più accentuata a livello ripartizionale nelle Isole (-50,6%) e al Sud (-42,8%). Delle 193.101 convenzioni notarili per mutui, finanziamenti ed obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare rogate nei primi tre trimestri del 2012, il 33,9% si colloca nel Nord-ovest, il 24,6% nel Nord-est e solo il 6,9% nelle Isole.
Nel terzo trimestre del 2012, i mutui, finanziamenti e altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare accesi nelle due ripartizioni del Nord (Nord-ovest 19.789 e Nord-est 15.195) coprono più della metà delle convenzioni effettuate nel periodo di riferimento, mentre si riconfermano residuali le convenzioni rogate al Sud (7.894) e nelle Isole (3.890). In linea con i primi sei mesi dell’anno, il periodo luglio-settembre presenta una variazione tendenziale negativa del 37,8%, con valori sensibilmente sopra la media per le Isole (-43,9%) e il Sud (-42%). Seguendo lo stesso andamento dei primi due trimestri del 2012, anche nel terzo trimestre è nei centri minori che si registra il maggior numero di convenzioni per mutui, finanziamenti e obbligazioni (59,3%). Ciononostante, la variazione tendenziale negativa (-38,5%) è stata più accentuata di quella riscontrata nelle città metropolitane (-36,8%).