Intervista a Fabio Antonini, Account Executive presso Prontacasa.it
Francesco Beraldo: Buongiorno Fabio, iniziamo la nostra conversazione parlando del mercato immobiliare. E’ un dato di fatto che questo settore sta passando un momento di forte contrazione. Tra i prodotti offerti da Prontacasa.it, quale consiglierebbe agli agenti come possibile “salvagente” per uscire da questo momento di empasse?
Fabio Antonini: Grazie per la domanda diretta alla quale voglio dare una risposta secca: una delle planimetrie rielaborate dai nostri architetti. Perchè è uno strumento rivoluzionario per la mentalità di vendita degli immobili in Italia. Il mercato immobiliare italiano non è solo in una fase di contrazione economica, ma è anche vittima della propria senescenza professionale. Molti operatori del settore sono rimasti spiazzati dal venir meno della leva più importante del mercato: l’accesso al credito. Questo non comporta solo un’assotigliamento del numero di acquirenti possibili, ma anche, per contrappasso, di una fortissima richiesta di professionalità e servizi tangibili all’interno del processo di acquisto da parte degli stessi.
Francesco Beraldo: Quali sono stati i motivi che vi hanno portato a specializzarvi nella realizzazione di planimetrie e a lanciare nel mercato tale prodotto?
Fabio Antonini: Nella mentalità di noi Italiani il possesso di una casa propria è il sogno più importante da realizzare sul piano materiale, ed è anche tradizionalmente il bene più concreto su cui investire. Per non parlare, poi che è l’unico “prodotto” per il quale siamo disposti ad indebitarci per i prossimi trent’anni della nostra vita. Ora, se guardiamo alla maggior parte delle inserzioni pubblicitarie sui portali o sui siti delle agenzie, vediamo che la mentalità di vendita è ancora quella della vetrina se non addirittura quella del bazar. Un “prodotto” così non si può presentare per mezzo di un annuncio sciatto, con delle foto spesso inadeguate, snocciolando una lista noiosa di vani e metrature. C’è bisogno di andare oltre, sia in termini di immagini per catturare l’attenzione, sia in termini di fornire soluzioni che vadano al di là del mero stato di fatto di un immobile. L’acquirente di un prodotto così importante vuole essere ispirato. Vorrei aggiungere che con una planimetria possiamo soddisfare il colpo d’occhio con l’immediata percezione dell’immobile nel suo intero. In una planimetria arredata ad arte chiunque riesce a immaginarsi dentro l’immobile. È impressionante scoprire quanto può diventare appetibile un monolocale presentato così, piuttosto che con delle foto o una planimetria catastale.
Francesco Beraldo: Da anni sul mercato sono presenti diversi software in grado di realizzare planimetrie catastali; rispetto a questi sistemi quale ritenete sia il vostro valore aggiunto?
Fabio Antonini: Il valore aggiunto di Prontacasa.it è evidente. Noi reinterpretiamo l’immobile, al di là dello stato di fatto, per mezzo di architetti qualificati che si preoccupano di sviluppare al massimo le potenzialità di un immobile. Nessun software può automaticamente produrre un lavoro simile. Una nostra planimetria è il risultato del pensiero di un architetto, niente è lasciato al caso, tutto è in scala e senza forzature.
Francesco Beraldo: Parliamo di rendering…Quali sono le differenze tra un rendering architettonico e un rendering realizzato da Prontacasa.it?
Fabio Antonini: I rendering di interni che sviluppiamo non vogliono essere solo la visualizzazione della profondità di un ambiente, ma dei “mondi domestici possibili”, vogliamo sempre far immaginare e sognare i fruitori di un immagine, vogliamo che si calino in un ambiente e immaginino la loro quotidianità al loro interno, trasmettendo bellezza e serenità. Naturalmente ogni realizzazione in 3D non deve rispettare solo le regole di una disposizione architettonica degli arredi, ma deve rispettare anche quello che è il target specifico di quel preciso immobile. Un conto è renderizzare una villa sul lago di Como e un altro renderizzare una villetta a schiera nella periferia tipo. Anche in questo caso l’intervento della competenza di un architetto è fondamentale.
Francesco Beraldo: Mi potrebbe fornire una definizione del concetto di “digital home staging”? E quali sono gli effetti prodotti da questa tecnica sulla promozione?
Fabio Antonini: L’home staging tradizionale è uno strumento che finalmente si sta cominciando a usare anche nel nostro paese, ma è ancora relegato agli immobili di lusso per ovvi motivi. Volevamo estendere questa possibilità anche ad altre tipologie di immobili o, comunque, ottimizzare costi e tempi anche nel primo caso. Con le tecniche di rendering si possono avere più soluzioni di home staging per lo stesso immobile in poche ore e a costi decisamente ragionevoli. Ci basta una foto dell’interno e in poche ore possiamo produrre un ambiente arredato, nuovo o restaurato. Non ha senso presentare un immobile vuoto, vecchio o cadente abbandonato da solo sul web e sperare di essere contattati. Mi sembra che gli effetti sulla promozione siano abbastanza evidenti.
Francesco Beraldo: Secondo la vostra esperienza diretta e la profonda conoscenza del settore della comunicazione, quanto può incidere, in termini di visibilità e contatti generati, l’inclusione tra le immagini a corredo di un annuncio inserzionato su un portale immobiliare, di una planimetria ben realizzata e progettata secondo specifici criteri idonei al contesto di riferimento?
Fabio Antonini: L’effetto può essere dirompente se immaginiamo che la quasi totalità degli annunci sui portali sono fatti per mezzo di brutte foto o planimetrie catastali che capiscono solo addetti ai lavori. Va da se che chi si presenta per mezzo di materiale curato e altamente professionale si diversifica all’istante: il colpo d’occhio è un elemento fondamentale nella generazione dei contatti.
Francesco Beraldo:Circa l’80% delle agenzie immobiliari italiane affida la promozione delle proposte immobiliari quasi esclusivamente ai portali di settore, senza prendere in considerazione forme diverse di pubblicità. Voi che realizzate progetti di comunicazione integrata a 360° che spaziano su media e mezzi diversi per garantire maggiore visibilità ai vostri clienti, quali consigli e spunti sentite di poter fornire agli agenti che hanno un approccio quasi inesistente con questa realtà variegata ma ricca di nuove opportunità?
Fabio Antonini: In realtà, mi sento di dire che nella sostanza nulla è veramente cambiato nella comunicazione di marketing. Per esempio il “passaparola” è ancora il sistema migliore per farsi conoscere e avere successo solo che adesso, su Internet, si chiama “wom” (word of mouth). Se sei interessante presso gli interessati, mi conceda il gioco di parole, questi parleranno di te e dei tuoi prodotti e soprattutto della tua professionalità in modo virale. Non è più possibile fare business fuori da internet, questa è la vera rivoluzione di forma che diventa anche sostanza. Per la prima volta in Italia, diventa obbligatorio per un operatore immobiliare fare Brand, distinguersi con una comunicazione efficace e non improvvisata. Per un’agenzia diventa fondamentale avere un sito internet chiaro, agile, immediato e ben posizionato, ragionato dal punto di vista dell’utente; per trasmettere non solo una sfilza di immobili e un numero di telefono, ma una propria specificità rispetto ai competitors. Tutti noi dobbiamo capire come funziona questo mezzo e che lingue parla, i clienti dell’immobiliare lo sanno già.
Francesco Beraldo: La ringrazio della disponibilità a far conoscere i vostri servizi e a svelarci qualche “chicca” sulle nuove frontiere della comunicazione.
Fabio Antonini: Grazie a lei, Francesco.
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