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Ogni edificio deve essere dotato di impianti di ventilazione, che assicurino il movimento dell’aria e il suo naturale ricambio con altra aria che abbia temperatura, umidità e pulizia accettabili.

L’aria pulita, ricca di ossigeno, è uno degli elementi che contribuiscono a rendere confortevole l’ambiente in cui vive l’uomo.

Altrettanto importante è la presenza di aria in movimento, perché essa contribuisce a dissipare il calore in eccesso e a far evaporare il sudore.

Nello spazio limitato di un’abitazione la presenza di ossigeno si impoverisce a favore della presenza di biossido di carbonio, per la respirazione umana, inoltre l’aria si arricchisce anche di virus e batteri.

La presenza di vapore nell’aria domestica cresce anche per la sudorazione o per attività come cucinare, usare docce e bagni, e si arricchisce di polveri prodotte dalla combustione di apparecchi a gas non dotati della necessaria aerazione.

Inoltre il movimento dell’aria è ostacolato dalla presenza delle pareti, per cui se non si innescano le necessarie condizioni di ventilazione, all’interno di un edificio si creano condizioni di insalubrità.

E’ per questo che ogni edificio deve essere dotato di impianti di ventilazione, che assicurino il movimento dell’aria e il suo naturale ricambio con altra aria che abbia temperatura, umidità e pulizia accettabili.

In una casa sono però presenti anche odori piacevoli, come possono la fragranza di un dolce appena sfornato o il profumo sprigionato da un vaso di fiori, quindi la ventilazione non deve essere eccessiva. Anche perché se troppo forte, farebbe volare le cose e creerebbe correnti dannose per la salute.
Quindi, in un edificio per abitazione, il movimento dell’aria può essere mantenuto entro certi limiti, a differenza di quanto avviene in ambienti non abitativi destinati a particolari attività.

Prima di installare un impianto di ventilazione meccanica, occorre dire che un edificio deve essere adeguatamente progettato per quel che riguarda la sua ventilazione naturale.

Qualunque tipo di impianto di ventilazione presente in un edificio presuppone quattro elementi:un fonte d’aria avente pulizia, temperatura e grado

  • di umidità accettabili;
  • una forza che muova l’aria attraverso gli spazi dell’edificio;
  • un mezzo per controllare volume, velocità e direzione del flusso d’aria;
  • un mezzo per riciclare o eliminare l’aria viziata.

Dati questi presupposti, l’impianto di ventilazione più semplice sembra essere quello che utilizza come fonte l’aria proveniente dall’esterno, come forza per muoverla quella del vento, che utilizza le aperture e le fessure controvento per introdurre l’aria e quelle sottovento per far uscire quella viziata. Quindi un sistema del tutto naturale.

Se un edificio è costruito ermeticamente, il naturale ricambio d’aria non avviene correttamente, così come se le finestre e le aperture in genere non sono ben sigillate, si possono creare correnti nocive alla salute e si può disperdere aria calda all’esterno, causando sprechi di energia in inverno.

Quindi le finestre dovrebbero essere dotate di guarnizioni idonee a evitare la dispersione dell’aria ma, allo stesso tempo, la chiusura non dovrebbe essere perfettamente ermetica, per permettere un adeguato ricambio.

Le diverse tipologie di finestre esistenti rappresentano un mezzo per controllare il volume, la velocità e la direzione dell’aria grazie ai differenti sistemi di apertura.

Fonte: http://quotidianocasa.it/